La Dieta Zona, perché funziona? I suoi Principi ed il Meccanismo.
Con Barry Sears autore della prefazione di uno dei miei libri sull’alimentazione in Zona.
La parola dieta fa ormai parte del “business” sociale ed ha riempito la nostra vita quotidiana penetrando nelle nostre case grazie a riviste, libri, pagine web e programmi televisivi.
È incalcolabile il numero di diete proposte dai mass media e magari da aziende “interessate” su cui dibattono dietologi e nutrizionisti famosi.
Tra le tante diete ci si imbatte in una che sarebbe meglio definire “stile di vita” e che è l’ormai famosa, anche se non sempre ben compresa spesso neppure dagli esperti del settore, Dieta Zona. Si tratta, appunto, di uno stile di vita che ha ormai coinvolto milioni di persone nel mondo ed a volte anche personaggi famosi a partire dagli Stati Uniti, dove questa dieta è nata circa una ventina di anni or sono ad opera di un illustre biochimico, studioso di Lipidi (i grassi), il dr. Barry Sears che ho avuto l’onore di conoscere ed incontrare in varie occasioni, anche come autore della prefazione ad uno dei miei libri sull’alimentazione.
Interessante è che, come afferma lui stesso nella sua biografia, i suoi studi sull’alimentazione cominciarono per cercare una risposta ed una soluzione al triste destino che da anni colpiva i suoi familiari, dal nonno al fratello, colpiti tutti da cardiopatia ischemica/infarto, nonostante avessero sempre condotto uno stile di vita “salutare” dal punto di vista sia motorio che alimentare, almeno in base alle conoscenze dell’epoca.
L’attenzione del dr. Sears si concentrò su una particolare categoria di potenti ormoni che erano già oggetto di studio da parte di altri ricercatori: gli Eicosanoidi, sostanze biologiche che controllano moltissime funzioni organiche come il sistema cardiovascolare e quello immunitario (solo per limitarsi ad alcuni esempi), controllando i depositi di grassi. Questi ormoni esistono in due forme: quelli “buoni” (vasodilatatori) e quelli “cattivi” (vasocostrittori), l’equilibrio tra i quali garantisce le normali funzioni cardiocircolatorie nelle varie situazioni e non solo.
Dato che comunque una regola a quanto si mangia va data, Barry Sears introduce il concetto di “blocchi”, ognuno dei quali composto dall’ anzidetta ripartizione percentuale assieme all’ attenzione verso la “risposta glicemica” che ogni alimento provoca a livello del sangue -la Glicemia- e, di conseguenza, sui livelli di insulina.
Da questo consegue una particolare attenzione da parte di questo stile alimentare e di vita verso i carboidrati ad alto Indice Glicemico IG come il pane e simili quali la pizza, la pasta ecc. che, dal secondo dopoguerra, sono diventati una base dell’Alimentazione all’Italiana nonostante che non abbiano assolutamente niente a che fare con la Dieta Mediterranea come certe fonti, o disinformate o interessate, cercano di farci credere.
Nasce così la Zona Italiana, che segue comunque i criteri 40/30/30 di quella originaria americana, ma introduce nelle sue tabelle nutrizionali anche alimenti tipicamente mediterranei, pur classificandoli tra le “fonti privilegiate, quasi privilegiate e quelle svantaggiose”.
In questo modo, chiunque si avvicina a questo stile alimentare non è necessariamente costretto a rinunciare, ad esempio, alla mitica fetta di pane e pomodoro o agli spaghetti alla pommarola, ma è comunque informato e consapevole sia di quanto di certi alimenti gli spetti per mantenersi nel famoso rapporto 40/30/30, sia di quanto sia conveniente usare con moderazione tali alimenti privilegiando frutta e verdura come fonti di carboidrati.
Sicuramente questa versione italiana della Dieta a Zona è molto più “accessibile” anche per chi è da sempre abituato a far colazione con caffè e cornetto e a pranzare con un bel piatto di pasta seguito dalla “scarpetta” col pane, magari credendo in buona fede di seguire la Dieta Mediterranea.
Ma questa dieta Zona Mediterranea funziona rispetto alla falsa Dieta Mediterranea che si è affermata nel dopoguerra con il suo 60-65% di carboidrati, 15-20% di proteine e 15-20% di grassi?
A partire dalla mia esperienza maturata in tanti anni di lavoro ambulatoriale come Nutrizionista, devo dire in maniera netta che funziona e che funziona davvero bene. E, giudicandola anche come Psicologo, posso dire che funziona bene proprio perché non sradica le persone dalle proprie abitudini costringendole a mangiare alimenti assurdi o facendo loro soffrire la fame, ma le instrada piano piano su nuove abitudini che divengono piacevoli ed apprezzate man mano che si vedono i risultati.
Se si hanno quindi timori o non si vuole rinunciare definitivamente alla fettina di pane o al dolce della nonna si può cominciare ad avvicinarsi a questo nuovo stile alimentare, la Zona Mediterranea o Italiana, di cui si parla ampiamente in questo sito così come in molti libri.
È bene poi non dimenticare che si tratta anche (dato non secondario) della miglior strategia nutrizionale non solo per dimagrire ma per migliorare la salute psico fisica, per ridurre il rischio di incorrere in malattie croniche degenerative infiammatorie, per migliorare le performance sportive e per rallentare l’invecchiamento.
…Ippocrate (460-377 a.C).
La cosa bella e che la distingue da tutte le altre diete è che non richiede l’assunzione di alcuna medicina, intruglio o “compressa miracolosa”, dato che usa soltanto, nel modo più corretto, il farmaco più potente presente in natura: “il cibo“. In fondo il dr. Barry Sears ha solo dato concretezza a quello che Ippocrate (460-377 a.C) affermò ai suoi tempi:
”Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina il tuo cibo”.
Ma se, tuttavia, la Zona si limitasse a prendere in considerazione l’alimentazione soltanto, pur con il suddetto rapporto 40/30/30, finirebbe forse con l’essere solo una dieta anche se profondamente migliore delle altre.
Se, indubbiamente, gli aspetti alimentari giocano un ruolo fondamentale, per Barry Sears sono però altrettanto importanti anche l’attività fisica praticata in modo oculato e non competitivo, e il rilassamento mentale, altri due “strumenti” indispensabili per controllare la Glicemia e quindi gli Eicosanoidi, come si dice in molte parti di questo sito. E, d’altra parte, anche qui va riconosciuto al dr. Sears di aver dato concretezza anche ad un’altra famosa frase di Ippocrate:
“Se fossimo in grado di fornire a ciascuno la giusta dose di nutrimento ed esercizio fisico, né in difetto né in eccesso, avremmo trovato la strada per la Salute”.
Buona Dieta Zona a tutti!
Il dr. Buracchi (terzo da sin.) con Barry Sears e gli altri congressisti al Congresso Internazionale “Science in Nutrition”.
In questo sito troverete la vostra Dieta Personalizzata ma anche informazioni e suggerimenti per modificare da subito, in meglio, il vostro stile di vita.
Chi lo desiderasse può contattarci per delucidazioni sulla Dieta Zona anche per Vegetariani e Vegani, su quella Paleolitica e quella Mediterranea.
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